In questo articolo ho deciso di raccontare la mia esperienza diretta.
Perché ho smesso di pagare i contributi previdenziali, gli accantonamenti all’INPS a 46 anni, e come ho fatto.
Ma soprattutto, proprio per l’assenza dei contributi, come ho fatto a non preoccuparmi più di questo aspetto per il mio futuro e per la mia pensione e come puoi farlo anche tu.
Chi sono io?
Mi chiamo Massimiliano Acerra e sono il fondatore del MIPAI, il Movimento Internazionale per il Pensionamento Anticipato Indipendente. Io stesso, grazie ai metodi del MIPAI, sono andato in pensione all’età di 46 anni e ora mi dedico con passione a far raggiungere lo stesso risultato (o migliore) al maggior numero di persone possibile.
Noi del MIPAI abbiamo scelto di raggiungere il pensionamento anticipato in maniera “autofinanziata“, attraverso una strategia chiara e precisa, gli strumenti giusti e un modello vincente.
La filosofia MIPAI consiste proprio nel prendere in mano la propria situazione finanziaria e la propria vita, andando a costruire una pensione indipendente in maniera autonoma e creando una garanzia per il proprio futuro.
In questo articolo vi racconto la mia storia. Come, quando e perché ho smesso di pagare i contributi.
Ti spiego tutto, tecnicamente. Leggi fino in fondo e troverai anche un video completo di spiegazione.
Un nuovo concetto di pensionamento, totalmente autofinanziato e indipendente.
Premetto che in questo articolo si parla di pensionamento “autofinanziato”, o meglio, finanziato con risorse proprie in maniera del tutto autonoma e indipendente, senza intermediari e senza dover dipendere da altri per poterne beneficiare.
I contributi Inps in Italia sono obbligatori.
Quando si è lavoratori dipendenti, vengono trattenuti in automatico dal tuo stipendio mentre, se sei un lavoratore autonomo, ti devi preoccupare del versamento annuale quando arrivano le relative scadenze. Non ci sono scappatoie.
Piuttosto: se pianifichi in maniera preventiva e inizi a costruirti la tua pensione in maniera autonoma e autofinanziata, puoi arrivare anche tu a fare come ho fatto io, raggiungendo l’indipendenza dal sistema pensionistico tradizionale.
Quando ho compreso quello che sto per spiegarti, ho smesso di preoccuparmi di dover lavorare fino a 70 anni: (ascoltami bene, perché alla fine ti dirò come puoi veramente cambiare il tuo futuro)
Perché ho smesso di pagare i contributi? Perché l’INPS è una presa in giro.
Il sistema pensionistico italiano è un sistema a ripartizione. Il denaro che noi versiamo forzatamente ogni mese per la nostra pensione non viene accantonato per noi, per darci crescita e prosperità nel tempo. Appena entra nelle casse dell’INPS viene contestualmente utilizzato per pagare pensioni di altre persone, incentivi vari, ammortizzatori sociali, redditi di cittadinanza, ecc.
Non è accantonato e investito per te e, di conseguenza, non avrà alcun tipo di rivalutazione nel tempo.
Quindi non è un fondo pensato per farci prosperare, quanto piuttosto per far quadrare i conti di un sistema che ormai è divenuto altamente inefficiente e, a mio avviso, senza futuro. Studiato ai tempi del fascismo quando le condizioni finanziarie delle persone erano ben diverse da quelle di oggi.
E lo Stato non ha fatto niente per modernizzare il modello. Piuttosto cerca solo di farlo “campare” così com’è a scapito delle persone che ne dovranno beneficiare.
In più ho compreso, dati reali alla mano, che quello che si arriva a ritirare dopo una vita di lavoro è oltre il 40% in meno di ciò che si è versato con il regime contributivo.
E non solo! Quel fondo, accantonato forzatamente per una vita intera, a cui affidiamo il nostro futuro perché pensiamo che sia la nostra pensione, in realtà non è nemmeno veramente nostro.
Infatti, quando si passa a miglior vita, tutti i NOSTRI soldi versati che non abbiamo fatto in tempo a ricevere, ci verranno espropriati in toto, il differenziale delle somme che ho accantonato e non ho preso, non passerà in eredità ai miei figli come invece dovrebbe essere.
Ecco perché si va in pensione sempre più vecchi e con sempre meno soldi.
Il sistema a ripartizione, per funzionare, deve pagarti poco e per il minor tempo possibile. In altre parole: sempre più vecchio e con sempre meno soldi. La tua dipartita deve arrivare il prima possibile, per far quadrare i conti una volta che inizi a percepire la pensione. Purtroppo, è semplice matematica e probabilmente ci eri già arrivato anche tu.
In più, cambieranno sempre le carte in tavola, in via peggiorativa ovviamente, senza che tu possa fare niente per migliorare.
La tua pensione dipende totalmente da loro e quello che puoi fare è solo sottostare alle loro regole, che cambiano ogni anno. Cosa che tra l’altro conferma l’instabilità e inefficienza di questo sistema pensionistico.
Ed ecco perché ho smesso di pagare i contributi.
Quando ho compreso questi fattori determinanti, come ti dicevo, ho iniziato ad avere una nuova concezione della pensione e del lavoro ed una domanda precisa si è instaurata nella mia mente.
Mi sono chiesto: “È davvero possibile che io non riesca a fare meglio di questo?”
Ed è lì che ho capito che chiunque, con il giusto metodo, è in grado di fare meglio dell’INPS.
Ho capito che finanziando anche solo la metà del denaro che versavo forzatamente all’INPS in un fondo autonomo, gestito da me sul mio conto, senza intermediari come assicurazioni, banche, INPS, ecc., e con una rivalutazione costante nel tempo, avrei ottenuto molto, ma veramente molto, di più.
Come è possibile questo?
Perché il denaro versato sul mio fondo ha una rivalutazione vera e costante, rapportata alla crescita dell’economia e della tecnologia. Pensa solo che siamo passati dalle cabine telefoniche agli smartphone, dall’analogico al digitale, fino alla robotica, all’intelligenza artificiale. E questo in poco meno di un paio di decenni.
Quindi il mio fondo cresce costantemente, rapportato all’economia mondiale, mentre quello dell’INPS abbiamo visto che resta fermo. (anzi non è per niente un fondo accantonato per me..)
Di conseguenza, non ritirerò il 40% in meno, ma tutto, visto che è gestito da me sul mio conto e non mi verrà mai espropriato, resterà mio per sempre e, in futuro, potrò lasciarlo in eredità ai miei cari come qualsiasi altro bene.
Il risultato è matematico: una pensione anticipata e con molti più soldi.
Come ho smesso di pagare i contributi?
Adesso ti dirò quando e come ho fatto a smettere di pagare i contributi previdenziali e quando ho iniziato a ritirare la mia pensione autofinanziata.
Ho fatto un piano di circa 12 anni e mezzo. Ho iniziato, mentre lavoravo, ad accantonare privatamente i miei risparmi in un fondo gestito da me, protetto. Un fondo che mi assicurasse una crescita rapportata alla crescita economica del mondo.
Nello stesso momento, ho riqualificato il mio patrimonio che avevo da dipendente, l’ho ottimizzato.
Ho anche venduto la casa di proprietà, ottimizzato i capitali, chiuso mutuo e debiti.
Ho organizzato le mie finanze in maniera del tutto diversa, rivedendo le mie spese e imparando a gestire il mio denaro.
Tutto ciò che riuscivo a risparmiare l’ho riversato nel mio fondo.
La conseguente crescita che c’è stata in questi anni, più alta del previsto, condita con l’applicazione di questo rivoluzionario modello, mi ha consentito di raggiungere l’obiettivo in poco meno di 9 anni.
Mi sono licenziato. Ero un dipendente pubblico, un poliziotto. Ho pianificato e utilizzato il TFR per incrementare ulteriormente il mio fondo e oggi posso fare dei prelievi graduali, rapportati allo stile di vita che avevo precedentemente pianificato. Tra l’altro lo stesso stile di vita che avevo anche prima.
Mi sono praticamente autofinanziato lo stipendio. Ne più né meno. La stessa cosa che fa (farebbe…) la pensione statale, con tutte le limitazioni che abbiamo visto sopra.
Per raggiungere questo, ho utilizzato le strategie del movimento MIPAI, pianificando tutto al meglio. Chiaramente, adesso non ho più necessità di versare contributi. Ho il mio fondo che mi garantirà la mia pensione per il mio futuro e che potrò lasciare in eredità ai miei figli.
Ora ho anche qualche entrata ulteriore, ma non è lavoro, solo diritti d’autore per opere edite che ho pubblicato.
E tutti i contributi già versati?
E i contributi che ho versato finora? Non me ne preoccupo minimamente. La mia vita è adesso. Il lavoro per me era un obiettivo a tempo, mi serviva per raggiungere l’obiettivo più grande.
Ciò che ho versato, avendo raggiunto il minimo contributivo, mi verrà comunque riconosciuto “prima o poi”.
Ed esistono strategie anche per riceverlo anzitempo con le normative attuali.
Ma non ne ho più bisogno per vivere, per vivere è sufficiente la pensione che mi sono costruito da solo.
Quando arriverà anche quella statale sarà solo un “di più”.
Ora che hai capito perché ho smesso di pagare i contributi e come un fondo autogestito può cambiare veramente la tua vita, non perdere altro tempo, ne hai già perso abbastanza!
Nel video appena sotto, puoi visionare ulteriori approfondimenti spiegati in maniera chiara.
Come possiamo aiutarti noi del MIPAI?
Imparare a non sprecare denaro ma anzi, a farlo lavorare per te attraverso la strutturazione di un fondo di investimento autonomo dedicato al pensionamento, dove far confluire le tue risorse economiche. Così come ho fatto io.
Questo ti porterà a migliorare notevolmente la tua situazione economica e, con il giusto tempo, a costruirti la tua pensione anticipata con i termini temporali e le cifre che tu desideri.
Ricorda la nuova concezione del lavoro: il lavoro non è un sacrificio vitalizio per raggiungere la pensione, come fanno e pensano tutti. Ma è:
un mezzo temporaneo per raggiungere l’obiettivo supremo. Quello della tua indipendenza.
E un Italiano, lavoratore medio, può raggiungere la pensione in maniera indipendente in un arco temporale medio che gravita tra gli 8 e i 12 anni.
Noi del MIPAI utilizziamo il metodo nr. 1° in Italia per la creazione di una pensione anticipata indipendente e offriamo servizi di assistenza oltre che programmi specializzati e protetti per raggiungere il tuo pensionamento in autonomia.
Tramite il form qui sotto, puoi prenotare una chiamata con un allenatore MIPAI che ti spiegherà meglio cosa facciamo e, soprattutto, ti mostrerà nel dettaglio cosa puoi ottenere creando in maniera efficace e autonoma il tuo fondo vitalizio dedicato al pensionamento.
Alla tua libertà,
Massimiliano Acerra