La giornata tipo del pensionato

“Ci sono due modi per essere ricco, uno è acquistare tanto, l’altro desiderare poco.
(Jackie French Koller).

Che cos’è il minimalismo?

Vivere intenzionalmente con le cose di cui ho veramente bisogno.

Concentrarsi sulle cose che contano ed eliminare tutte quelle che ci distraggono dall’obiettivo.

Il minimalismo è uno STILE DI VITA INTENZIONALMENTE CONSAPEVOLE.
E’ una disciplina.

Il minimalismo abbraccia ogni parte della vita di una persona, da quella personale, relazionale, emotiva, alla gestione dei propri spazi, della casa, delle finanze, fino al benessere e alla salute.

La società moderna ci condiziona continuamente, inventa bisogni che non abbiamo e ci propone soluzioni che non ci servono; il messaggio che ci arriva a ripetizione è che avere e accumulare oggetti, possedere sempre di più coincida con la felicità. Inconsapevolmente siamo diventati schiavi degli oggetti stessi, non abbiamo, più il controllo della nostra esistenza. La felicità è acquistabile ed è infintamente acquistabile, abbiamo demandato la felicità agli oggetti.

Appena abbiamo illusoriamente raggiunto il nostro obiettivo ci rediamo conto che non ci basta e andiamo alla ricerca di una nuova soddisfazione fittizia.

Invece staccandoci dal concetto di possedere torniamo liberi di gestire il nostro tempo e il nostro denaro.

Scollegandoci, dalla vita imposta da modelli consumistici, ritroviamo spazio per noi e per le cose autentiche. Paradossalmente scollegandoci troviamo gli altri, le relazioni vere. In un mondo d’iperconnessi, iperelazionati virtuali siamo in realtà soli e infelici.

Il minimalismo ci permette di rallentare la corsa, di guardarci dentro, abbandonare le cattive abitudini, le frivolezze e dare valore alla nostra vita.

Con l’assunzione della consapevolezza che l’eccesso non ci rende liberi, ma dipendenti, possiamo agire su diversi fronti e risistemare lo squilibrio creato.

Ci servono nuove abitudini e credenze.

Pertanto impariamo a impostare una vita semplificata partendo gradualmente dalle piccole cose fino a far diventare naturale e automatico questa nuova abitudine.

Da dove partire? Dalle aree più semplici da modificare, quelle che ci sono più con geniali e comprensibili; e dopo aver sistemato il disordine di ognuna, e semplificato al massimo, possiamo passare alle parti più interiori di noi stessi; di seguito alcuni esempi di aree da cui partire per agire in nome del minimalismo.

 

L’Armadio

Usiamo, appena, il 20% di quello che abbiamo, e per questi capi di abbigliamento abbiamo maggiore facilità a spendere perché tutto è necessario e mai abbastanza.

Cosa dobbiamo fare?

Passiamo al setaccio il nostro armadio, svuotiamolo il più possibile.

Suddividiamo i vestiti in contenitori o in reparti e poniamoci una tempistica di 30 giorni per decidere definitivamente la loro sorte.

Lasciamo appesi solo quelli desiderati e che amiamo, alleggeriamo l’armadio, e ci sembrerà più ordinato e nello stesso tempo ci sembrerà di respirare.

Le suppellettili e i complementi d’arredo.

Quanti oggetti inutili abbiamo sparsi per la casa! Bomboniere, vasi ereditati, souvenir di viaggi, oggetti con valore affettivo che magari neanche ci piacciono! Che fastidio proviamo nel momento che ci tocca spolverarli e pulirli! Il terrore di rimuoverli con cautela per non romperli e poi neanche si abbinano al nostro originario arredamento!

Bene e ora di mandarli in pensione! Rimuoviamoli quasi tutti e regaliamoli o facciamoli materialmente fuori. Se hanno un valore enormemente affettivo, fotografiamoli e manteniamo solo la foto. Non spostiamoli in scatoloni da mettere in cantina, perché cosi facendo abbiamo solo rimandato la soluzione del problema e intasato un altro spazio utile.

Se non riusciamo a scegliere cosa togliere invitiamo una nostra amica, chiediamole cosa toglierebbe dalla nostra casa. Con occhi nuovi si è più critici e meno abituati agli ambienti.

 

Giocattoli

Bell’argomento! Cosa non siamo disposti ad acquistare per i nostri figli? Anche perché la nostra generazione nata nel Boom economico, ma figlia di parsimoniosi risparmiatori, ha avuto poco in regalo quindi, adesso che è il nostro turno di genitore compriamo ai nostri figli tutto quello che noi non abbiamo avuto, non solo perché non si poteva ma perché i nostri genitori pensavano a comprare casa e cose più grandi. Risultato! i bambini non si affezionano a niente e non desiderano più! Abbiamo creato degli annoiati senza fantasia, dei distruttori e consumatori di oggetti. Quante volte si sente tra i genitori la frase rivolta ai propri figli “ se state bravi andiamo al centro commerciale?” Gli stiamo insegnando che per divertirsi si deve per forza andare a spendere e magari in quei luoghi si può anche mangiare cibo spazzatura , nell’occasione si intende!

Grandi valori insomma!!!

Bene! Nella gara tra i parenti a chi fa il regalo più FIGO a nostro figlio, mettiamoli invece d’accordo e concordiamo solo qualche regalo prezioso e desiderato per Natale o compleanni. Il Budget previsto lo mettiamo su un conto dedicato al bambino per reali esigenze future o abbassiamo la nostra spesa suddividendola.

Ovviamente partiamo anche dal ripulire bene la sua cameretta.

Via tutti giocattoli rotti e peluche piglia polvere, libri dell’asilo e quaderni di scuola in memoria, oggetti artistici realizzati con amore per la festa della mamma o del papà.

Anche in questo caso, usiamo la tecnica della fotografia per ricordarli; fotografia digitale s’intende!

Regaliamo a nostro figlio esperienze di vita! Andiamo insieme o iscriviamolo a parchi tematici nella natura. Regaliamogli avventura.

Coinvolgiamolo nella realizzazione di qualche oggetto o a cucinare con noi. Così avrà bisogno di meno giocattoli e sicuramente non ne sentirà la necessità.

 

Utensili da cucina.

Un altro luogo di accumulo patologico e persino ossessivo è la stanza dedicata alla cucina.

Il disordine regna sovrano! Tutto a portata di mano ! e quindi tutto esposto alla polvere, e non solo!

Inoltre nella logica della vendita ci sono le tessere di accumulo punti al supermercato. Più spesa acquisti, più punti accumuli per avere in regalo oggetti per la casa. Così ti ritrovi con un sacco di tazze per la colazione, piatti spaiati e asciugamani che non ti servono.

Quante pentole inutili, e utensili per ogni cosa in quei cassetti ridondanti e in apribili! Ogni tanto ci viene la mania di diventare dei Cake-designer o amanti del sushi e ci compriamo tutto il corredino ad Hoc per poi accorgerci che non siamo in grado, ma soprattutto non abbiamo il tempo di dedicarci assiduamente a questo nuovo hobby.

Anche in questo caso consapevolezza, prendiamo il controllo della nostra cucina e dei suoi spazi.

Eliminiamo ogni cosa a vista, teniamo solo i piccoli elettrodomestici utili e quelli ingombranti e inutilizzati vendiamoli.

Liberiamo i piani di lavoro da vasetti, fogli e posta abbandonata.

Riponiamo nei pensili tutto! Perché due minuti in più per prendere il tosta pane non ci cambiano la vita ma ce la migliorano.

Teniamo le cose che usiamo realmente quotidianamente e qualche eccezione soltanto, il resto mandiamo verso una nuova destinazione.

Riduciamo il numero di tovaglie e strofinacci. Eliminiamo i piatti spaiati o sbeccati e riduciamoli al numero di persone utili alla nostra famiglia.

Controlliamo le scadenze degli alimenti conservati nei pensili, proponiamoci di consumarli tutti prima di nuovi acquisti.

 

Piccola divagazione, LA SPESA

Anche la nostra spesa deve diventare consapevole. Compriamo cose di qualità e fresche, anche giornalmente oppure programmiamo i menù della settimana per evitare gli sprechi.

Non ci facciamo incantare dai volantini delle offerte! Non ci serve tutto quel cibo e poi con la scusa dell’offerta ti fanno fare un bel giro nel supermercato e compri cose che vedi bruciandoti tutto il risparmio proposto.

E’ una tecnica di vendita! Oppure valuta l’offerta e dividetevela tra gli amici e comprate in modo disciplinato solo quel prodotto.

 

Televisori

Abbiamo in media un TV in ogni stanza! Per prima cosa evitiamo la gastrite mangiando con il telegiornale acceso, quindi nessun dispositivo di lavaggio del cervello agli acquisti e alla disperazione per la politica e la crisi deve esserci nella stanza dedicata alla famiglia riunita e al pasto.

Anche la stanza per il riposo non deve avere disturbatori. Se proprio non potete farne a meno, lasciatene uno in salotto da accendere solo su programmi di un certo valore e non per tutto il giorno! Abituate i vostri figli a non guardare la TV per impegnare il tempo, lasciatelo spento il più a lungo possibile, tanto se ci sono accadimenti che rivoluzionano il mondo o lo stravolgono tutti ne parleranno in ogni luogo e voi sarete comunque informati.

Guardare meno la TV ci permette di parlare, pensare e creare, di risparmiare energia e costi di acquisto. Avremo meno inquinamento elettromagnetico e pareti vuote.

Ripiani e librerie.

Liberiamo, anche questi luoghi dedicati per natura all’accumulo, dall’eccesso, vecchie enciclopedie del nonno e libri inutili si possono portare alle bancarelle. Facciamo una bella cernita dei libri per noi significativi, gli altri possiamo donarli.

Con i nostri amici scambiamoci i libri in modo da non tenerli fermi a prendere polvere ed ingiallire. Evitiamo le cataste. Avere dei libri in casa è piacevole e di grande significato come valore da passare ai nostri figli, ma facciamo in modo che la nostra libreria non sia solo un deposito disordinato.

I ripiani e le mensole seguono lo stesso processo, con, in più l’eliminazione dei soprammobili inutili e foto esposte in grande quantità per ogni periodo della nostra esistenza.

 

Mobili

Quando siamo andati ad abitare nella nuova casa avevamo dato forma ad ambienti ordinati che col tempo siamo riusciti a intasare e incasinare.

Abbiamo aggiunto mobili ereditati con importante valore affettivo, che nulla centrano per colori e forme, altri acquistati in promozione o ai mercatini. Un pasticcio eccessivo che non ha lasciato uno spazio libero per nient’altro.

Le case con pochi mobili pensati, non intendo con questo la scarsità, ti danno un’idea di spazi di ampio respiro; l’energia circola e non si accumula. Si percepisce un ordine visivo e l’equilibrio di chi ci abita.

Lo scopo è proprio questo equilibrio; quindi l’azione sarà mirata a riportare ordine e a far circolare l’energia. Spazi non ingombrati da mobili sono più facili da tenere puliti e ritinteggiare.

Usare sempre la tecnica dell’amico che vede per prima volta la nostra casa per decidere cosa eliminare nell’eventualità noi non riuscissimo a farlo da soli.

L’excursus esposto sopra è solo un inizio per l’acquisizione della mentalità giusta, lo scopo e procedere in modo graduale in ogni ambito della nostra vita compresa quella relazionale.

Partire dagli spazi è il modo più semplice per vedere i risultati e i benefici immediati sulla nostra persona. Senza diventare degli estremisti ma cucendo sulla nostra personalità e sul nostro stile di vita ciascuno può migliorare molto il proprio vivere personale e anche gestire meglio le proprie finanze.

Questo è lo scopo del movimento MIPAI, una vita consapevole e attenta fatta a nostra misura.

Buon inizio da

“Allegra”

Cos'è il Mipai ..

É il primo ed unico movimento di persone che hanno un obiettivo ben preciso: “Raggiungere la pensione in pochi anni, in maniera autofinanziata e indipendente, senza INPS, assicurazioni o altri intermediari.”

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Ogni grande obiettivo inizia sempre con il primo passo!

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